Il prossimo 2 dicembre scade il termine di versamento del secondo acconto delle imposte dirette e dell’Irap dovute per il 2024.
L’acconto può essere determinato con 2 differenti metodologie:
- metodo storico: il versamento si determina applicando una percentuale alle imposte determinate per il periodo d’imposta 2023;
- metodo previsionale: il versamento dovuto può essere ridotto ove si ritenga che le imposte dovute per il 2024 siano inferiori rispetto a quelle del 2023.
Per i contribuenti assoggettati agli ISA la misura degli acconti fissata al 100% dell’imposta del periodo imposta 2023 è suddivisa: 50% per la prima e seconda rata degli acconti dell’IRPEF, dell’IRES, dell’IRAP e delle relative addizionali e imposte sostitutive.
Per i contribuenti non assoggettati agli ISA la misura degli acconti è suddivisa in due quote: 40% a partire dal 30 giugno con eventuale rateazione e 60% entro il 2 dicembre.
Per i soggetti che hanno aderito al Concordato Preventivo Biennale il secondo acconto è calcolato tenendo conto delle maggiorazioni, previste dalla normativa e dalla circolare n. 18/E/2024, sulla differenza tra reddito concordato e il reddito di impresa o di lavoro autonomo dichiarato per il periodo d’imposta precedente ovvero:
- del 10% per i soggetti Irpef/Ires;
- del 3% per i soggetti Irap;
- del 10% o del 3% (nel caso di nuova attività) soggetti in regime forfettario.
Si rammenta che in caso di omesso, insufficiente o tardivo versamento degli acconti d’imposta si applicano le sanzioni previste dalla legge.
Per sanare le violazioni è, comunque, possibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso.
Studio Pederzoli , Sinexpert e Sb Studio sono a vostra disposizione per ogni chiarimento a riguardo.
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